lunedì 8 febbraio 2016

ONE WAY SYSTEM


Spesso inseriti nel ramo street punk e punk-hardcore, i One Way System sono sicuramente tra le band più originali dell'epoca il cui stile è stato preso a spunto da tanti altri gruppi.
Fleetwood, 1979: la prima line-up comprendeva il cantante Gavin Whyte, il chitarrista Craig Halliday, il bassista Gaz Buckley, il batterista Tez McDonald e, successivamente, anche Dave Ross come secondo chitarrista.
La loro prima pubblicazione risale al 1981, quando la No Future Records decise di inserire il singolo "Jerusalem" all'interno della compilation "A Country Fit For Heroes" assieme ad altre band interessanti come Attak, Blitzkrieg e Violators e seminò il terreno in vista dell'uscita nello stesso anno dell'EP "No Entry" (Lightbeat/Beat The System Records) ma sopratutto del singolo "Stab The Judge" (Beat The System Records) nel 1982; un particolare curioso riguarda la primissima versione di "Stab The Judge", finanziata da Halliday con l'eredità della nonna in comodato d'uso: nonostante abbia venduto tutte le mille copie, il chitarrista non incassò mai il guadagno da parte di Barry Lights che lo chiese in prestito e, pare, riutilizzò il denaro per finanziare le altre band della sua etichetta.


Con l'uscita del batterista Tez McDonald (che poi fondò i Fits) sostituito da Tom Couch e di Craig Halliday (che tempo dopo risorse con i Sick 56) dalla formazione, tenendo Dave Ross come unico chitarrista, la band decise di proseguire come quartetto trovando subito un accordo discografico con l'Anagram Records per la realizzazione del singolo "Give Us The Future", la riedizione di "Jerusalem" con "Jackie Was A Junkie" come b-side e la pubblicazione dell'album "All Systems Go", piazzatosi al primo posto delle classifiche indipendenti.
Il 1983 si aprì ufficialmente con il disco live di "All Systems Go", registrato durante un concerto a Manchester, proseguendo con il secondo album "Writing On The Wall" (Anagram Records), dal quale vennero estratti i singoli "Cum On  Feel The Noize" (cover degli Slade) e "This Is The Age" e con l'inserimento di "Give Us The Future" nella compilation "Punk And Disordely Vol.3" ad opera della stessa Anagram Records.

Noi ci fermiamo qua, la nostra "macchina del tempo" è già in partenza per una nuova città e un nuovo anno, una successiva puntata è già il "presente", sempre su e giù tra gli anni '76 e '83.
Stay Punk!

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