domenica 24 gennaio 2016

THE LURKERS


Di sicuro tra i più importanti del Punk'77, i Lurkers sono stati il primo gruppo prodotto dalla Beggars Banquet Records.
Uxbridge (West London), 1976: la prima formazione venne ultimata molto velocemente, in tempo per il primissimo live (scelti tra dieci band candidate) nel dicembre dello stesso anno al Technical College della loro cittadina come spalla agli Screaming Lord Sutch e comprendeva Howard Wall alla voce, Nigel Moore al basso, Pete Stride alla chitarra e Pete "Manic Esso" Haynes alla batteria; Moore fu rimpiazzato quasi subito da Arturo Bassick e la line-up divenne quella che per molto tempo fans e addetti ai lavori ricordano, nonchè la leggendaria che assieme a band come Eater, Buzzcocks, Slaughter and The Dogs e Jam infuocò i live dei primi mesi del '77 al Roxy Club.
Ecco che entra in scena la Beggars Banquet Records che produce il loro primo singolo "Shadow" nel luglio 1977, votato da John Peel come dodicesima miglior canzone del "1977's Festive Fifty" (le 50 canzoni punk, rock e raggae più interessanti  dell'anno) dietro ad "Holidays In The Sun" dei Sex Pistols e ben due lunghezze davanti a "Pigs" dei Pink Floyd, mentre la b-side "Love Story" arrivò trentunesima.


Dopo l'uscita del secondo singolo "Freak Show" (Beggars Banquet Records) nell'ottobre del '77, Bassick lasciò la band per formare i Pinpoint e al suo posto venne reclutato Kym Bradshow dai Saints che a sua volta abbandonò i Lurkers prima di registrare il singolo successivo "Ain't Got A Clue" (Beggars Banquet Records) che uscì nel maggio '78, sostituito da Nigel Moore che tornò e riprese il ruolo di bassista; il mese successivo fu pubblicato il primo album "Fulham Fallout" (Beggars Banquet Records), comprendente canzoni come "Streets" e "I'm On Heat" che furono inserite in tante compilation dell'epoca.
Nell'aprile del 1979 uscì il loro secondo album "God's Lonely Men" (Beggars Banquet Records), che però non entusiasmò molto e vendette pochissimo: dopo un cambiamento di gusti musicali tra i membri della band e dopo che la loro etichetta discografica si focalizzò sempre più sulla carriera solista di Gary Numan, il gruppo si sciolse nel 1980; due anni dopo, Pete Stride rifondò la band e trovò un accordo discografico con la Clay Records, che già lavorava con band del calibro di GBH e Discharge, con la quale realizzarono il terzo album nel luglio 1983 chiamato "This Dirty Town", per poi sciogliersi nuovamente l'anno seguente, quando il cantante Mark Fincham decise di andare a lavorare in un drag club di Berlino.

E noi ci fermiamo qua, la nostra "macchina del tempo" è già in partenza per una nuova città e un nuovo anno, una successiva puntata è già il "presente", sempre su e giù tra gli anni '76 e '83.
Stay Punk!

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